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Hanno pure forme romaniche le chiese di N. S, di Cabuabbas in territorio di Torralba presso una sorgente abbondantissima d'acqua, di S. Biagio di Sassari in vicinanza alla stazione ferroviaria, di S. Giuliano di Selargius, di S. Lussorio di Fordongianus, di S. Serafino in territorio di Ghilarza, di S. Nicolò di Senorbi, di S. Maria di Castra, di S. Saturnino di Benetutti, di S. Giovanni Battista d'Orotelli, di S. Maria in Paludis presso Ittiri, di S. Maria di Coros, di S. Leonardo di Masullas, di S. Maria di Palma, di S. Barbara presso Capoterra, di S. Gemiliano di Samassi.

La prima, che non deve confondersi colla Chiesa di N. S. di Cauabbas Quartu — Chiesa di S. Pietro presso il cimitero.di Sindia, ch'era annessa ad un vasto e ricco monastero cisterciense, è posta in vicinanza all'incrocicchio delle due strade di Tiesi e di Torralba. E di ristrette dimensioni e non ha di particolare se non la caratteristica cornice ad archetti circolari poggianti su mensoline ed il bel paramento in cantoni bianchi di calcare, sul quale si depose una patina di tono caldo e simpatico.

Le forme romaniche ad archetti si svolgono nella Chiesa di San Biagio in Sassari solo nell'abside. La facciata ed i fianchi appaiono restaurati in epoca relativamente recente con lavori che tolsero l'antico carattere a queste strutture.