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Eliminando queste aggiunte risultano in modestissime proporzioni le stesse forme bizantine della chiesa di S. Giovanni di Sinis c di S. Saturnino in Cagliari.

Nell'altare è murata un'iscrizione in caratteri greci, che porta uno sprazzo di luce sulla chiesetta. È contornata da una doppia fascia di perline in rilievo, che attesta come facesse parte di qualche monumento, probabilmente sepolcrale, dedicato alle persone in essa ricordate. Trascrivo l'interpretazione fattane dal Prof. Taramelli:

O Signore, abbi pictà del tuo servo Torcatorio, arconte di Sardegna e della serva Geti1.

Lo Spano ed il Martini ritennero — erroneamente come vedremo in appresso — trattarsi del Torcotorio, che governò il giudicato di Cagliari dal 1108 al 1129 e che donò la chiesa di S. Giovanni d'Assemini al Duomo di Genova.

A pochi metri dell'oratorio di S. Giovanni sorge la Chiesa Parrocchiale di S. Pietro, che contiene fra le sue mura alcuni frammenti decorativi bizantini e sulla soglia ha incisa la seguente inscrizione in carat-

  1. A. Taramelli, Iscrizioni Bisantine della Chiesa di S. Giovanni e della Chiesa Parrocchiale d'Assemini in Notizie degti Scavi, a. 1906, fasc. 3.