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La chiesa di Quartu S. Elena, fino a poco annessa ad un convento di Cappuccini, ha ancor essa origini antichissime.

Sotto l'invocazione di S. Agata essa è ricordata nel XI secolo fra le chiese che il monastero di S. Vittore di Marsiglia possedeva in Sardegna alla dipendenza del priorato di S. Saturnino in Cagliari.

Dell'antica chiesa non si conservano che i due fianchi colla decorazione romanica ad archetti pensili. L'abside quadrata venne aggiunta posteriormente e ciò risulta da molti elementi fra cui l'attacco senza concatenazione muraria dei muri Quartu S. Elena — Chiesa dei Cappuccini (già S. Agata).laterali dell'abside col muro terminale della chiesa.

Nell'abside rincorrono archetti consimili a quelli che si scorgono nei fianchi, eseguiti cioè colla stessa tecnica, colle stesse sagome, e collo stesso sentimento, il che fa presumere che per l'archeggiatura absidale gli artefici abbiano presi per modelli gli archetti che dovettero rimovere per dar posto alle nuove costruzioni.

Questa supposizione è convalidata dal fatto che fra gli archetti circolari a tutto sesto ve ne sono alcuni trilobati evidentemente i costruttori dell'abside vollero eseguire gli archetti mancanti con altri che non fossero imitazione degli antichi ma che s'inspirassero a quelle nuove forme gotiche, di cui fu più ricca estrinsecazione la finestra bifora ora murata.

Nel piazzale, di fronte alla chiesa, conservasi la bellissima croce giurisdizionale dell'antico convento: essa è di forma gotica, avente ad un verso il Cristo ed all'altro la Madonna, circondati da angeli e dai simboli degli evangelisti.

Questa croce di marmo poggia sopra una colonna con capitello