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La Chiesa di S. Chiara in Oristano conserva tuttora l'abside colla bella finestra gotica murata. Interessantissima in questa chiesa la bella travatura, sostenente il coperto con mensole in legno effigianti i quattro evangelisti.
Questa chiesa ha un valore storico, giacchè è tradizione che in essa venissero seppelliti i giudici d'Arborea.
Non si sa quanto valore abbia quest'opinione, che io ritengo derivata unicamente dalla seguente iscrizione, incisa in un marmo ch'è murato nella parete interna del muro di facciata e che ricorda una giudicessa d'Arborea: ✠ hic jacet egregia do | mina costancia de sa | lvciis olim iudicissa | arboree qve obiit die | xviii mensis febrvarii | anno domini millesimo | ccc qvadragesi | mo octavo.
Altra abside, ornata di finestra bifora identica a quella di S. Chiara, è quella della Chiesa di S. Martino d'Oristano, menzionata il 28 gennaio 1228 in una donazione di Pietro, giudice d'Arborea, e della consorte Diana.
Al cimitero di S. Gavino di Monreale è annessa una chiesetta medioevale, riconoscibile, malgrado le deplorevoli manomissioni, per il bell'apparecchio in pietra da taglio, per diversi avanzi di porte e di finestre, e per l'abside quadrata, ornata, come le chiese precedentemente menzionate, da una finestra con arco a sesto acuto.
Questa chiesetta è sotto l'invocazione di S. Gavino e, costrutta agli ultimi del XIV secolo, venne consacrata dal vescovo Pasarino di Terralba, come rilevasi dall'iscrizione in volgare che ora è illeggibile per esser le lettere sepolte sotto diversi strati di bianco e che si riporta da una Vita di S. Antioco, manoscritta, che si conserva nella Biblioteca di Cagliari: anno domini millesimo ccclxxxviii ivnis a dies xxv de santv sadvrrv fudi cvsta ecclesia benedita da franciscv pasarinv episcopv de terralba cvn sv cvradv ioanni . . . . . . . . e qui segue la enumerazione dei parroci che intervennero alla solenne funzione.
A questa categoria di chiese coll'abside quadrata dobbiamo comprendere anche le due di S. Maria di Guspini e dei Cappuccini in Quartu S. Elena.
La prima, antichissima, subì modificazioni radicali, di cui sono parte le decorazioni della facciata e l'abside quadrata con finestra gotica.