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la luce con basi di forme attiche che, rese con tecnica ed arte medioevali, costituiscono la cimasa dello zoccolo.

Queste colonnine sono nella strombatura. mentre sporgono dal muro le due strette lesene terminali della porta sovra le quali s'imposta l'arcata estrema costituita da una fascia liscia e da ano smusso traforato con ornati geometrici.

I capitelli di queste lesene e delle colonnine sono disposti in fuga e formano una ricca lascia decorata a fogliami.

Il tipo architettonico di questa porta è schiettamente ro manico, esente da qualsiasi influenza toscana.

Sovrasta questa porta una serie orizzontale d'archetti impostantisi su mensoline e svolgentisi sotto una fascia sagomata. È la consueta cornice che si riscontra in tutte le chiese medioevali della Sardegna. In essa pur tuttavia sono diverse particolarità che la distinguono dalle altre: gli archetti qui sono frastagliati con minutissimi intagli e le stesse mensole sono ornate con intrecci minuti e poco simpatici. Sopra questa cornice trionfava un rosone, che costituiva colla porta il motivo architettonico più spiccato della facciata.

Disgraziatamente niente possiamo dire del suo traforo e delle altre forme decorative, giacchè per il collocamento dell'organo lo si chiuse con murature, sostituendo l'ampia finestra circolare con due aperture rettangolari aperte ai lati del rosone.

Di questo ora non rimane che la cordonata estrema intagliata riccamente se non con gusto. Forse, rimovendo le murature di chiusura, si rinverrebbero tracce delle decorazioni dello sguancio e del traforo. le