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venne costrutta posteriormente. Infatti nel muro terminale da cui parte l'abside, si avverte l'inizio di due archi che, impostantisi sui pilastri d'angolo, sono rotti a metà dell'apertura della nuova abside.

La finestra è certamente foggiata sul tipo lombardo, ma i capitelli sono eseguiti con diversa arte di quella con cui vennero eseguite tutte le altre ornamentazioni della chiesa: saranno queste l'espressione di una tecnica poco corretta ed indipendente da ogni forma classica, ma purtuttavia palesano vivacità di scalpello e sicurezza di effetti decorativi. 1 mostri accovacciati fra il fogliame saranno orribili, saranno tozze, puerili e senza forma le figure umane, ma palpitano ed imprimono movimento e vita alla struttura decorativa, agli archi, alle lesene. alle pilastrate, a tutte le parti dell'organismo romanico della pregevole chiesa. I capitelli invece delle colonnine della finestra sono eseguiti da mano inesperta ed ignara di qualsiasi forma ornamentale. Riescono freddi e più che scolpiti paiono incisi. Furono artisti provetti gli scalpellini che profusero le ornamentazioni della chiesa, dovette esser un mediocre muratore chi eseguì capitelli della finestra absidale.

All'interno poi, in uno dei lati dell'abside, è una nicchia singolarissima, che si manifesta eseguita contemporaneamente al muro. Essa ha forma archiacuta ed è ornata di un elegantissimo arco trilobato con vivi rilievi; poggia su due mensoloni ornati di foglie, in cui è quella stessa indecisione ed imperizia che si riscontrano nella finestra centrale. I mensoloni sono sostenuti da fasci di colonnine ofitiche che ricordano le