Pagina:Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (IA storiadellartein00scan).pdf/310

dantemente profuse le più strambe ornamentazioni con fogliamme araldico e con animali delle forme le più mostruose.

Nei lati della chiesa abbiamo un archeggiatura ampia, quasi classica. che non ha altro riscontro se non in quel tratto di muro laterale del- l'antica cattedrale di Ottana, compresa fra la facciata ed i ruderi della torre campanaria. Le lesene strette ed alte sono sormontate da capitelli decorati alla foggia lombarda: nessun tentativo d'imitazione delle classiche forme: l'acanto gentile, che fiorisce nella decorazione toscana. è bandito dalle fasce, dalle cornici e dai capitelli della Chiesa di Zuri.

La cornice di gronda è eseguita ad imitazione di quella di S. Ambrogio di Milano con archetti a tutto sesto intersecantisi nel mezzo in modo da ottenere archetti ancor più piccoli a sesto acuto.

Una porticina aperta nel fianco a destra non ha alcunché di particolare, essendo a luce rettangolare con architrave monolitico alleggerito da arco di scarico.

Le finestre arcuate a strombatura sono ampie e non presentano analogia alcuna con le finestre delle chiese medioevali fin'ora esaminate.

L'abside è semiesagona con tre arcate poggianti su fasci di colonnine. Nel campo centrale è una finestra arcuata con imbotte profondo decorato da otto colonnine, quattro per parte.

Negli altri due scomparti sono due tondi sagomati con traforo elegantissimo ottenuto coll'intreccio di piccoli cerchi.

A tutta prima l'abside si presenta come la continuazione della restante chiesa, sc non che, estendendo le indagini, mi convinsi ch'essa