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uno che gli artefici Giovanni e Marcega vollero rifare con gotiche ornamentazioni, colle nuove forme cioè che in Italia erano già dominanti e che nell'isola apparivano ancora timidamente fuse colle antiche forme romaniche.
A basso della ripida falda, per cui dall' altipiano di Ghilarza e di Abbasanta si scende nella fertile vallata del Tirso, e presso le sponde di questo fiume è il villaggio di Zuri, del quale troviamo menzione nelle carte medioevali.
Dovette esser una villa fiorente, ma su di esso incombette lo stesso duro fato che trasse a rovina un altra villa, Ottana, posta ancor essa presso al Tirso e nelle stesse condizioni.
Come questa, Zuri decrebbe rapidamente ed oggi è il più meschino villaggio dell'isola con una popolazione di qualche centinaio d'individui, sofferenti di febbre e di miseria, senza strada alcuna di comunicazione salvo un rapido e scosceso sentiero, non facilmente praticabile durante la cattiva stagione.