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scritta in lettere rudi ed antiche, era incisa in una gran lastra di marmo. che era a vista di tutti fino a che nel 1670 coll'ampliamento della Cattedrale, si rimosse il pulpito e la detta iscrizione. Anche il Vico, storico anteriore all'Alco, scrisse che i pisani ornarono la chiesa con un pulpito grandioso di marmi scolpiti con varie e misteriose storie, poggiante sovra leoni molto ben fatti e con una iscrizione del seguente tenore: castello castro confecit . . . . .

Riassumiamo: pulpito di Cagliari, in cui le istorie iconografiche si collegano alle sculture toscane del XII secolo, fu da Guglielmo scolpito nello spazio di quattro anni ed ultimato nel 1162. In Pisa restò 150 anni, avendolo nel 1312 la Città Pisana inviato al Castel di Castro, facendone omaggio alla Chiesa di Santa Maria.

Mettiamo in correlazione questi risultati colle iscrizioni del Duomo di Pisa, precedentemente inserite. col passo di Vasari e la storia del primo pulpito della Primaziale pisana, il quale è tutt'uno con quello che si conserva in Cagliari, n'esce fuori palpitante, d'una chiarezza meravigliosa. Quando nel 1158 il Duomo di Pisa, il meraviglioso tempio che Buschetto avea cominciato nel 1063, fu in grado di poter esser officiato regolarmente, fin dato incarico a Guglielmo (d'Imspruck?) di eseguire il pulpito per la lettura dell'Evangelo e dell'Epistola. Questo scultore, che fu anche grande architetto per avere con Bonanno nel 174 fondato il Campanile del Duomo di Pisa, terminò il grandioso pulpito nel 1162. Questo ornò il bel tempio fino a che il soffio rinnovatore dell'arte dei pisani non indusse l'opera di Santa Maria a surrogarlo con altro che esprimesse i nuovi sentimenti artistici e maggiormente si confacesse alla bellezza del tempio. Del movo pulpito fu dato incarico a Giovanni Pi- sano, il più grande senza dubbio della prima rinascenza dell'arte italiana, che lo incominciò nel 1302 ultimandolo nel 1310. In quest'anno dovette rimoversi il vecchio pulpito di Guglielmo ed i marmi, raccolti religiosa mente, furono inviati a Castel di Cagliari e ricomposti poco dopo, nel 1312, nella Cattedrale di Cagliari, dedicata come la primaziale di Pisa alla Gran Madre di Dio, essendo castellani di Castel di Castro Michele Scacceri e Bernardo Guitti.

Il pulpito stette nella nostra Cattedrale presso la terza colonna a destra fino al 1670, nel quale anno si demolì, ricomponendo poscia gli sparsi marmi nei due pergami che tutt'ora sono collocati lateralmente, uno per parte, alla porta principale d'ingresso.