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XII secolo, esposi in forma dubitativa l'opinione ch'esse dovessero attribuirsi a Fra Guglielmo che avrebbe dovuto scolpirle nel 1260, prima che il pio fraticello del Convento di S. Caterina seguisse le orme del suo maestro Nicola Pisano.

Le ragioni addotte per assegnare il pulpito al XIII secolo avevano tale attendibilità, tale parvenza del vero da persuadere il Venturi, critico dotto ed adusato alle ricerche le più rigorose. Il pulpito di Cagliari, egli scrisse, sembra riunire in se le forme degli altri di Brancoli, di Gruppo di evangelisti nel pulpito del Duomo di Cagliari.Barga e di S. Bartolomeo in Pantano. È attribuito a Fra Guglielmo d'Agnolo di Pisa, il celebre discepolo di Nicola d'Apulia.

Dintorno al pulpito era scolpita quest'iscrizione: hoc gvllelmvs opvs prestantior arte modernis qvator annorum spatio sed doni centvm decies sex mille duobvs. | Quest'opera Guglielmo tra i moderni eccellente (fece) nello spazio di quattro anni ed in quelli del Signore 1260.

E più sotto: Non sembrò inverosimile che Fra Guglielmo d'Agnolo, il quale nel 1267 lavorava all'arca di S. Domenico a Bologna, nell'anno 1270 a Pistoia, fosse lo stesso autore del pulpito di Cagliari, mentre è così grande la distanza tra quest'opera e le altre da non poterla credere elaborata prima che Fra Guglielmo si perfezionasse alla scuola di Nicola d'Apulia.

Da queste e da quelle susseguenti pagine del Venturi traspare una certa esitazione fra due tendenze: una, basantesi su ragioni stilistiche, che lo porta a ritenere il pulpito proveniente dalle botteghe degli artefici del XII secolo, e l'altra che ha il suo fondamento nella data dell'iscrizione che lo porta a conchiudere che « lo scultore Guglielmo a Cagliari segna l'ultimo progresso della scultura romanica in Toscana, il perfezionamento delle forme di Gruamonte e di Adeodato, prima che da mezzogiorno giungesse maestro Nicola, veramente prestantion arte modernis ».

A dir il vero l'attribuzione del pulpito di Cagliari a Guglielmo d'Agnolo da me esposta in base alla trascrizione dell'iscrizione hoc