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nella facciata della cattedrale di Cagliari, amo trascrivere, benchè non portino alcuna luce sulla fondazione del Duomo e le riporto tanto più volentieri in quanto ricordano le ultime gloriose gesta delle armi pisane, quando la già fiorente repubblica del Tirreno, estenuata dalle lunghe lotte e divisa da discordie civili, perdeva quanto ancora le restava d'energia e di vitalità.

Narra il Roncioni che « i Pisani presero Lucca e concessero per questo acquisto ad Uguccione lor capitano che entrasse in Pisa trionfante, e sotto il baldacchino: e per vittoria liberarono dalle carceri sessanta prigioni. Questi ricordi sono in lisa; e dubitando essi che le carte (come il più delle volte avviene) andassero male, ne fecero onoratissima menzione in Cagliari, città metropoli di Sardegna. Perchè avendo descritto una tanta vittoria in tanti luoghi, la fecero intagliare dentro una tavola di marmo, e metterla Pianta originaria del Duomo secondo lo Spano.nel palazzo di Lucca: ma di poi (non si sa già la cagione) comandarono the fosse portale in Cagliari. Leggonsi quivi fino al giorno d'oggi le seguenti parole » : anno domini mcccxv, indictione xii, die xiv mensis iunii, divina gratia precedente, pisana civitas versus civitatem lucanam, sua victricia vexilla erexit, ipsamque civitatem lucanam, preliando viriliter expugnavit et infrascriptum lapidem sic sculptum de palatio civitatis lucane fecit civitas pisana elevari, ipsumque ad castellum castri ad futuram rei memoriam destinari: et tempore dominorum musis de vico iuristeriti, et bonaiunctae buldronii, pisanorum civium, castellanorum prefati castri pro comuni pisano, fuit cum gaudio hic infixut, ut aspicientibus memoria prebeatur, ac etiam amicorum pisani comunis semper crescat audacia, et inimicorum ipsi compescatur.

Anche la sanguinosa battaglia sulla Nievola vollero i Pisani che