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splendente d'oro e di bellezza. Intorno ad essa fiorisce una fine e pia leggenda, comune del resto a molti altri antichi simulacri d'Italia.

Vuolsi che la vaga madonnina sia stata scolpita da S. Luca e da Costantinopoli trasportata a cura del Cagliaritano Eusebio, vescovo di Vercelli. alla città di Cagliari, con nave guidata da una corte di angeli e di cherubini. Il simulacro è indubbiamente opera del XIV secolo, ma la tenue leggenda può interpretarsi come un portico simbolo del trapiantarsi dell'ellenismo nell'isola, perpetuato dal nostro popolo attraverso gli oggetti suoi più cari.

Ed infatti molti frammenti decorativi ed epigrafici nonchè parecchi edifici attestano dell'influenza dei costruttori bizantini nell'architettura dell'alto medio evo in Sardegna.

Tale è la Chiesa di S. Giovanni di Sinis, nell'agro di Cabras in vicinanza ad Oristano e presso le rovine dell'antica e fiorente città di