Pagina:Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (IA storiadellartein00scan).pdf/219

il che conferma le conclusioni cui siamo pervenuti esaminando le forme stilistiche della chiesa.

L'interno ha la stessa forma di croce latina delle chiese di Saccargia e d'Ottana e niente di particolare ha da rilevarsi. L'abside è slanciata ed è ripartita esternamente in cinque scomparti da strette lesene. Le finestrine sono strette ed alte con archi a sesto acuto ricavati in cantoni di calcare, che spiccano sul nero paramento di trachite. Nella strombatura del piccolo arco della finestrina collocata nel centro dell'abside è in rilievo una foglia ornamentale.

Questa chiesetta fino a pochi anni or sono era in più che deplorevoli condizioni per essersi in tempi recenti addossate alcune casupole alla facciata. per cui le belle forme restavano affogate fra le informi costruzioni. Ma ciò fu ben poco di fronte ai danni causati dai ricercatori di tesori che, per una delle tante fiabe che pullulano sugli antichi edifici, procedettero a tentativi di scasso nel pilastro angolare a destra che sarebbe certamente crollato se la pietà dei fedeli non vi avesse opposto un pesante ed informe sperone che deturpò, è vero, ancor più le belle forme, ma salvò il monumento da un crollo inevitabile.

Nel 1902 il Ministro dell'Istruzione Pubblica vi fece eseguire gli occorrenti lavori di consolidamento, ch'ebbi l'onore di dirigere e che, ridando all'edificio l'antica e solida struttura, permisero di ripristinare le originarie forme architettoniche.

Pochi cenni si hanno sopra la chiesa che in logudorese è chiamata S. Miali de li Plani e nei più antichi documenti in volgare Scu Migali de Plaianu.

Il Condaghe di S. Pietro di Silki al Kertu di cui al N. 74 della trascrizione fattane dal Bonazzi ricorda Petru Cambella ki temi corona cum Therkis de Carbia e cum Donotho de Gorare, pro Ianne Plana, e prossa sorre Maria, e bincindelos in corona de Iudiche Gosantine in scu Migali Plaianu1.

Da questo passo risulta che al tempo del giudice Costantino di Torres (1113-1120) la chiesa esisteva già ed apparteneva al capitolo

  1. Dott. Giuliano Bonazzi, Il Condaghe di S. Pietro di Silki, Sassari, Tip. Dessì, pag. 21.