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dei cavalletti della copertura. Tentai una decifrazione completa, ma mi fu resa impossibile dall'oscurità che avvolge i sottotetti e dall'incomoda e pericolosa posizione a cavalcioni su di una trave.

Potei pur tuttavia leggere queste parole: HOC OPUS FACTUm FUIT...... SVB...... IOH...... EPiscopVS AMPVrie. Per quel rigore al quale inspiransi le nostre ricerche, tengo però a dichiarare di non poter deporre sull'esattezza di questi frammenti. Se questa parziale trascrizione corrispondesse effettivamente a quanto è scritto sul trave si potrebbe concludere con certezza che le opere d'ampliamento della Chiesa di S. Pietro, comprendente anche il rinnovo della copertura. vennero eseguite, quando reggeva la diocesi d'Ampuria il vescovo Giovanni, ricordato in documenti della prima metà del XIII secolo.

Ad ogni modo, qualunque sia la vera interpretazione di questa epigrafe, la forma delle lettere è incontestabilmente del XIII secolo,