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A queste conclusioni venne per il primo anche il Bonazzi, che si mostrò, e giustamente, fiero, di poter iniziare la serie dei re di Torres con due giudici sconosciuti fino allora alla storia sarda, Gonnario di Lacon e Dorgotori de Kerchi.

Quindi le risultanze, cui pervenne il chiaro scrittore, confermano maggiormente l'autenticità del fondo storico della cronaca di Tergu che menziona un Gonnario nei due primi decenni del XI secolo. Questo Gonnario non è altro che il Comita della cronaca di fondazione della Chiesa di S. Gavino di Torres. Gli studi di recente pubblicati dal Solmi sui giudici di Cagliari inducono a ritenere che anche i giudici di Torres, qualunque fosse il loro nome di battesimo, ne abbiano assunto un altro negli atti sovrani e che l'avvicendamento di questi nomi di governo seguisse determinate regole.

E questo dovea esser noto anche al Fara, che potè compulsare per la storia dei giudicati, oltre i documenti che sono a nostra conoscenza, molte altre carte oramai perdute.

Nella serie dei giudici Turritani il Fara colloca per primo, come il Bonazzi, il Gonnario di Lacon: Gonnarius, seu Gonarius, dictus Comita, fuit primus Turritanus judex1.

Non assegna data alcuna a questo giudice, ma, poichè riferisce che ebbe per figlio Torquitorio che io ritengo sia tutt'uno con Torgotorio

  1. Fara, De Rebus Sardois, pag. 124. Carali 1838.