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e di Torres per la carica ed il titolo di primate di Sardegna erano acuite e degeneravano in grossolane contese. I più eminenti prelati e scrittori non si peritavano per sostener le loro idee di falsare le date ai documenti medioevali conservati negli archivi delle chiese e dei monasteri.

Così vedemmo la data del 517 alla copia del condaghe della fondazione di S. Gavino, e così si spiega la data apposta nella cronaca di Tergu da Monsignor Manca, uno dei più combattivi difensori dei dritti dell'arcivescovado di Torres, che copiò la cronaca e che indubbiamente per dimostrar l'antichità della diocesi turritana volle portare a tempi antichissimi la compilazione del condaghe.

L'apografo di Simon segna invece con puntini la lacuna di varie parole o numeri che doveano essere nell'originale, riportando il solo VII romano.

In base a questi elementi, alla menzione di Gunnario di Lacon, e di papa Tamasiu (Damasio II) la data della consacrazione della chiesa è limitato al 1024 oppure al 1027, secondo che il VII si riferisce all'anno oppure all'indizione.

Il Bonazzi ritiene doversi togliere qualsiasi valore d'antichità al contenuto di questa scrittura per le sua inverosomiglianza e per la modernità della lingua. Asserisce pur tuttavia che questa cronaca venne compilata nel XV o XVI secolo per magnificare agli occhi dei fedeli l'origine della chiesa e l'importanza delle sue indulgenze.

D'accordo sull'essersi esagerata l'importanza delle solennità per il prestigio della chiesa, il che è difetto comune anche ai nostri tempi, non ritengo ciò sufficiente per buttare senz'altro la trama storica su cui si svolge questo fantastico contorno.

Precisiamo: quanto si ritiene di sostanziale e di storico in detta cronaca è che la Chiesa di S. Maria di Tergu venne consacrata nella prima metà del XI secolo (dal 1024 al 1027) da Gonnario, giudice di Torres.

Il Bonazzi, se su ciò avesse svolto la sua critica, avrebbe avuto contro gli stessi interessanti risultati, ai quali egli pervenne nell'accurato studio sul condaghe di S. Pietro di Silki.

Infatti nel primo documento del condaghe di S. Quirico (N. 290) è menzionato il giudice Gonnario, che. tenuto conto della cronologia così ben studiata dal Besta, si deve assegnare ai primi decenni del XI secolo.