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ed altri delle serie che si chiude con Giacono di Podio, morto nel 1505. Con bolla di Giulio II del 8 Dicembre 1503 la diocesi di Sorres venne soppressa.

Ma queste ed altre notizie, se attestano dell'antichità della diocesi e della sua chiesa, non ci danno elementi per poter stabilire, anche in via di congettura, l'origine di una delle più belle chiese medioevali d'Italia.

Le notizie sulle condizioni della diocesi Sorrense, quali furono al XV secolo, si conoscono estese e particolareggiate, essendoci pervenuto un codice Sorrense in cui sono narrati gli avvenimenti più importanti ad essa riferentisi, gli ordinamenti e le consuetudini regolanti la vita monastica dei canonici.

Questo codice è certamente interessantissimo come testo della lingua logudorese, perchè getta uno sprazzo di luce sulle costumanze e sulle condizioni del clero sardo nel medioevo, ma per la storia del monumento non ha interesse alcuno, non dandoci non una notizia, non una traccia per riandarne le vicende.

La Chiesa di S. Pietro di Sorres, una delle più complete e leggiadre costruzioni medioevali, ha in sè l'espressione della solidezza statica ed in pari tempo la scioltezza del movimento e dello slancio.

La regione circostante la collina di Sorres fu testimone ed oggetto di grandi svolgimenti geologici.

Presso Cheremule si trova un cratere spento e le colate vulcaniche sono così ben definite da sembrare consolidate da poco. Queste colate basaltiche si estendono per tutta la regione e si alternano a giacimenti di calcare conchiglifero ed a strati di calcoschisti.

Queste colate e stratificazioni permettono di disporre in una spazio relativamente ristretto di una grandissima varietà di pietre: calcoschisti grigi, teneri e facilmente decomponibili, calcari bianchi ed infine trachiti di diversi toni, dal nero cupo al verde ed al rossiccio, di diverse durezze, da quella leggiera come pomice ai basalti più duri.

Fu quest'abbondanza di materiali lapidei che permise ai costruttori della Chiesa di S. Pietro di Sorres di metter in esecuzione quanto potea loro sorridere nella concezione di un'opera che dovea rivaleggiare con le più belle costruzioni dell'epoca.

Ignorasi se precedentemente all'attuale fosse altra chiesa: l'iniziarsi la serie storicamente accertata dei vescovi con Alberto del 1113 fa