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CAPITOLO XI.
LA CATTEDRALE DI S. PIETRO DI SORRES.


Un impenetrabile mistero avvolge l'origine le vicende della Chiesa di S. Pietro di Sorres; non si conosce nè il nome dell'architetto, nè l'epoca in cui venne costrutta.

Essa sorge isolata fra le rovine della canonica nella sommità di una collina che domina la vallata, in cui si svolgono le bianche casette di Torralba, Bonannaro e Borutta.

Non un avanzo che indichi l'antica città di Sorra, sparita quasi per incantamento nelle terribili lotte, sature d'odi e di rancori, che imperversarono nell'isola agli scorci del XV secolo.

Essa fu la cattedrale della diocesi Sorrense, di cui un vescovo Alberto, il primo della scrie storicamente accertata, comparisce nella donazione della Chiesa di S. Nicolò di Trullas, precedentemente menzionata. Egli col consenso di Costantino e Marcusa conferma la donazione nel 1113: Ego Albertus episcopus Soranae ecclesie confirmo et subscripsi1.

In diplomi posteriori sono ricordati i vescovi Giacomo, Giovanni, Agostino

  1. Tola, Codex Dipl. Sard., Sec. XII, pag. 191.