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MONUMENTI PREISTORICI E CLASSICI 13

ceramica antichissima, che ha i caratteri della stoviglia e della ornamentazione neo ed eneolitica, in confronto della posteriore.

L'epoca eneolitica è separata dalla prima epoca storica per una lunga serie di secoli, quanti ne occorsero a tutto lo svolgimento delle civiltà dei Nuraghi e dei bronzi.

Queste civiltà sono ancor oggi rappresentate da tale produttività da dover ritenere che allora la Sardegna poteva in queste manifestazioni d'architettura e di vita gareggiare colle civiltà coeve non solo dell'Occidente, ma anche dell'Oriente del Mediterraneo.

Pianta di tomba eneolitica domus de gianasi.Le migliaia di nuraghi sparsi nelle vallate e nei monti costituiscono la prova non dubbia di una vita laboriosamente ed intensamente vissuta nella Sardegna.

Vuolsi dai più eminenti archeologi che sieno dovuti all'industria delle genti nuragiche anche le statuette votive in bronzo, che rappresentano le prime forme figurative avutesi in Sardegna. Ritengo che i due periodi debbano distinguers, giacchè se il numero e l'imponenza delle moli pietrose ci attestano di una civiltà che fece forse della Sardegna il massimo centro della vita preistorica dell'Occidente, d'altra parte la tecnica è così primitiva e cosi grossolana da dover pensare a costruttori ignari di molte di quelle cognizioni, che non potevano e non doveano esser ignote a chi plasmò ed a chi fuse le interessanti figurine di bronzo che si conservano nei musei di Sardegna e nel Kirkeriano di Roma.

A queste manifestazioni primitive si sovrapposero nuove forme e nuove correnti civili che, provenienti dall'Oriente, soffocarono ogni tentativo d'espansione e di raffinamento dell'arte indigena. Pochi documenti o monumenti ineccepibili ci attestano della colonizzazione fenicia, giacchè a questa — se pur si svolse nell'isola — sussegui la dominazione dei Cartaginesi, così che è difficilissimo separare nelle indagini e negli scavi il materiale fenicio da quello punico arcaico.

Pur tuttavia Caralis, Nora, Sulcis, Tarros furono indubbiamente città fenicie, nel senso che di esse questi arditi naviganti fecero emporii e