Pagina:Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (IA storiadellartein00scan).pdf/144

saraceni la sicurezza necessaria, perchè il presule potesse sicuramente svolgere gli atti tutti del suo ministero.

Qualche irruzione barbaresca più intensa e più violenta dovette costringere il vescovo ed il capitolo a rifugiarsi a Tratalias, che nella isola madre è il paese più prossimo a S. Antioco. Quivi dovettero tra- sportare le insegne vescovili coll' intendimento di restituirle a S. Antioco, ma poscia, vedendo che in questo paese le condizioni di sicurezza non tendevano a migliorare, la sede provvisoria divenne definitiva.

Ora, poichè non era possibile elevare a dignità episcopale la chiesetta, costrutta unicamente per i servizi di una piccola comunità, costrussero la nuova cattedrale dalle forme nobilmente eleganti, svolte nella trachite di Paringiano, che permette le più delicate e le più fini manifestazioni dello scalpello.

Queste a mio parere le origini della Chiesa di Tratalias, la quale spicca grandiosamente fra le misere casupole del modesto paese, in cui nessun'altra costruzione richiama le fortunose vicende di un glorioso periodo.

Ai primi del XV secolo la diocesi venne trasportata ad Iglesias. l'antica Villa di Chiesa, dove erasi accentrata una popolazione industre attratta dalle vicine miniere.

In una cappella del Duomo di questa città è murata una lapide che fu in origine nella Chiesa di S. Antioco. In essa si ricordano i restauri eseguiti in questa chiesa: ✠ AVLA MICAT VEL CORPVS SanCTI ANTIOCI QVIERIT IN GLORIA | VIRTUTIS OPVS REPARANTE MINISTRO | PONTIPICIS CHRistI SIC DECET ESSE DOMVM | QUAM PETRVS ANTISTES CVLTUS SPLENDO | RE NOBABIT MARMORIBVS TITULIS | NOBILITATE FIDEI. DeDICATVM DIE XII Kallendas FEBRVarii.

Per la menzione del vescovo Pietro e per la forma delle lettere questa iscrizione deve assegnarsi ai primi del XII secolo. E poichè non è pos sibile concepire che questi restauri ed ampliamenti all'antica Chiesa di S. Autioco sieno stati eseguiti, quando questa non avea più dignià episcopale, anzi quando era ritenuta perduta per il vescovo e per il capitolo, dobbiamo concludere che la traslazione dovette avvenire posteriormente.

Daltra parte nella facciata della Chiesa di S. Maria di Tratalias è murata un'altra lapide colla seguente iscrizione funeraria: ✠ IC IACENT HVIVS AV | LE PRESVLES DVO BONE MEMORIE AIMVS VIDELICET | ET ALBER TVS SANCTISSIMI.