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TAVOLA DELLE MATERIE. 341

Medinaceli, vicerè di Napoli, I, 3 e segg.

Megèan (generale); sua avarizia e perfidia, IV, 29, 33 e 35.

Melas, generale austriaco in Italia, vinto a Marengo, V, 17; — fa armistizio e si ritira all'Adda, ivi; — suo dolore per la perdita della battaglia e sue lettere sulla medesima, ivi.

Meli (Giovanni), muore, VIII, 38.

Menichini (abate), comincia i moti costituzionali di Napoli, IX, 1 e segg.; — fa ingresso in Napoli coi carbonari, 9.

Messina sollevata, IX, 16; — si ribella e si dichiara indipendente, X, 4.

Mesuraca (principessa), suo atto pietoso, X, 16.

Michele il Pazzo, capo dei lazzari, III, 43; — si dà ai Francesi e fa metter guardia a san Gennaro, 46; — sue sentenze al popolo, IV, 6.

Micheroux (conte di), guerreggia contro i Napolitani, III, 33 e segg.; — conduce Russi e Turchi contro Napoli IV, 28; — come premiato, V, 8; — tratta a Firenze la pace colla Francia, 21.

Mier (conte di), commissario austriaco, tratta con Gioacchino, VII, 54.

Migliaccio (Lucia Floridia) sposata al re Ferdinando, VII, 75 e VIII, 42.

Migliano (principe di), III, 42.

Milano sollevata dopo la caduta di Napoleone, VII, 67.

Milizia. V. Esercito.

Minto (lord), incita l’Austria alla guerra, V, 19.

Miollis, generale francese, in Toscana, V, 20 e 21; — ministro della guerra a Napoli, VI, 11; — membro della giunta di Roma, VII, 12; — difende Roma dai Napolitani, 58.

Mirabeau (conte di}, suo ingegno e parte nella rivoluzione di Francia, II, 37; — muore, III, 3.

Mirabelli (colonnello) difende Amantea, VI, 23; — mandato a Noja, VIII, 18.

Moliterno (principe di), ferito, III, 23; — fatto capo dai lazzari, 42; — parla a Championnet, 43; — come compare in una processione, ivi; — fugge, 45; — rifugge in Santelmo, 46; — mandato ambasciatore a Parigi, IV, 4.

Montegnano (marchese di), V, 22.

Montallegre (duca di), I, 40.

Monteleone-Pignatelli (duca di), I, 21.

Monteleone (duca di) condannato a morte, poi a prigionia perpetua, V. 7.

Montemajor , cede Ancona , VIII, 5.

Montemar (conte), guerreggia nel regno, I, 11 e 19; — rompe i