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AL NOBIL UOMO
CAVALIERE
GUGLIELMO DE’ PAZZI
Avendo io nelle lunghe veglie del passato inverno messo assieme, non per mio pensiero, ma per altrui suggerimento, questo lavoro, nel quale si contengono le memorie di dugent’anni del Collegio Cicognini: non saprei ora, pubblicandolo, cui meglio intitolarlo che a Voi, che tanta cura vi prendeste per la ristaurazione di quell’Istituto, quando già siedevate Rappresentante di Prato nel Parlamento Nazionale. Mi duole farvi un presente troppo disuguale al vostro nome e alla vostra benemerenza: imperciocchè non sia punto difficile