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CAPITOLO PRIMO


Il Collegio fondato pei Gesuiti

(1655-1672)


II. La Riforma religiosa, che in Italia era stala speculata nell’idea, o predicata con parole senza fatti, dai Socino c da Girolamo Savonarola, aveva invece turbata, sconvolta, c sviala dalla antica fede gran parte della Svizzera, della Germania, deli’ Olanda, e di altre regioni settentrionali dell’Europa. Per porre un argine a questo torrente di nuove credenze ed opinioni, clic minacciava distruggere la Chiesa intera, i papi d’allora stimarono bene convocare un Concilio ecumenico, che si raccolse in Trento, dal quale dovevano essere studiati e proposti i rimedi efficaci a distornare il pericolo imminente, e a rimettere l’autorità e la pace nella società dei cristiani. I sacri senatori, insieme uniti, riconobbero nella sincera loro coscienza due essere i mali, donde specialmente erano venule le scissure nel seno della Chiesa e gli scandali c le eresie: l’ignoranza nel Clero, c la sua scostumalezza. Basti percorrere gli atti De Reformatione del Tridentino per capacitarsi dell’abietto e miserevole stato del sacerdozio cattolico. S’egli è vero che le leggi sono le spie dei costumi, bisogna convenire che l’innumcrevol gregge dei preti c dei frali di quei tempi sapessero poco leggere e meno scrivere; ma invece fossero