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Della Badia fu per decreto di Leone X nell’anno 1606 unita, con tutte le sue possessioni, alla metropolitana, ossia al Capitolo di S. Maria del Fiore di Firenze: Vannozzo, l’amico ed ospito del Firenzuola, condusse ancora quel luogo, che era stato testimonio delle amenità soverchie di quei sollazzevoli monaci, ai quali forse bisogna perdonar molto perchè amarono molto.
Come spuntasse e sia andata maturando nella città di Prato l’idea di fondare un Collegio; per quale ragione sia esso surto nel luogo della Badia; con che mezzi, per opera di chi e in che tempi sia stata incominciata e tratta innanzi la grandiosa fabbrica; quali finalmente fossero le vicissitudini di questo Istituto, la cui fama non è ristretta alla Toscana, per il corso di circa dugent’anni: sono le cose che discorrerò brevemente nelle presenti memorie, le quali io bo raccolte con fedeltà da sconnessi e intarlali ma autentici documenti, e che ho dettate nell’intento di raccomandare sempre più alla cittadinanza pratese il suo antico nobilissimo Istituto; e anche per offrire qualche pagina inelegante al certo, ma non vacua forse di ammaestramenti, alla storia della istruzione pubblica in Italia.