Pagina:Storia del Collegio Cicognini di Prato.djvu/13


ix


XII. I lavori della fabbrica incominciano nell’agosto 1602. — Seconda lite coi Somaschi, che perdono. — Si ripiglia la fabbrica secondo il disegno dell’architetto milanese G. B. Arrigoni. — Se l’Arrigoni debba dirsi il vero architetto della fabbrica. — Doni del Granduca; e spesa della fabbrica fino al 1724.

XIII. Alterazioni nel disegno primitivo; difetti e critiche . — Sul merito dell’amministrazione dei Gesuiti di Prato.


CAPITOLO TERZO


Governo del Collegio sotto i Gesuiti.

(1699-1773)


XIV. I Gesuiti ebbero i tempi propizi all’opera dell’educazione. — Primi Gesuiti in Prato nel 1692. — Nel febbraio 1099 s’inaugura l’apertura del Collegio nelle Case del Mercatalc. — Ne è propagala la notizia. — Non vengono accettati aluoni, i quali non siano nobili o di molto civile condizione. — Il governo toscano favorevole a questa massima. — Essa prevale anche sotto Pietro Leopoldo, e fino. al 1848.

XV. I Collegiali crescono rapidamente, e accorrono da ogni parte. — Sono male alloggiati. — Danni alla salute. — Indisciplina. — Metodo di vita e di studi nel Collegio del Mercatale.

XVI. Nel novembre 1715 si apre il nuovo Collegio, ma non è ancora finito. — Il numero degli alunni diminuisce. — Indisciplina, fuga ed espulsione di Collegiali. — Il Granduca si lamenta delle insubordinazioni; il Padre Tamburini della ignoranza dei giovani nella dottrina cristiana.

XVII. Vita interna degli alunni nel nuovo Collegio. — Vacanze frequentissime. — Soverchie pratiche religiose. — Divisione e qualità degli studi. — Dispute pubbliche ed Accademie. — Esame pubblico nel 1733. — Accademia io onore di S. Irene nel 1734. — Sulla bontà di quegli studi. — Abili maestri, c buoni allievi da essi preparati. — Accademia degli Ineguali.