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76 | dei fatti de’ langobardi |
sta: Che in Cristo nostro Signore, siccome vi son due nature, cioè di Dio e d’uomo, così debba credersi esservi eziandio due volontà e due operazioni. Vuoi tu udire quello che è circa la divinità? Io, diss’egli, ed il Padre siamo una cosa sola. Vuoi tu udire circa la umanità. Il Padre è maggiore di me. Vedi la sua umanità mentre egli dorme entro la nave: vedine la divinità quando dice l’Evangelista: Allora surto in piedi fece un cenno ai venti ed al mare, ed incontanente si fece bonaccia. Questo è il sesto Sinodo universale celebrato a Costantinopoli, scritto in greco linguaggio ai tempi di papa Agatone, eseguente e risedente1 l’imperator Costantino dentro le mura del suo palazzo.
CAPO V.
Della ecclisse della Luna e del Sole, e della peste che infierì a Roma e a Ticino.
In questi giorni nell’ottava indizione la Luna patì un’ecclisse. Parimente il Sole s’ecclissò quasi nel medesimo tempo all’ora decima
- ↑ L’originale: exsequente et residente.