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dal castello di Ragogna[A. D. 693.], e senza alcun consentimento del re usurpò quel ducato. La qual cosa intendendo Rodoaldo, fuggi nell’Istria, dove, montata una nave, salpò a Ravenna, e di là portossi in Ticino al re Cuniberto. Allora Ausfrido non contento di possedere il ducato di Foro-Giulio, vennegli il fumo di ribellarsi contro il re Cuniberto, e di togliergli il regno. Ma catturato costui in Verona fu condotto dinanzi al re, che fattigli cavare gli occhi lo condannò all’esilio. Dopo di questi fatti, Adone fratello di Rodoaldo, col nome di luogotenente1, governò per un anno e sette mesi il ducato di Foro-Giulio.


CAPO IV.

Del Sinodo fatto in Costantinopoli e della lettera di Damiano vescovo.

Mentre che queste cose accadevano nell’Italia, un’eresia nacque in Costantinopoli, la quale sosteneva esservi in Cristo nostro Signore una sola volontà, e operazione2.

  1. Conservatore del luogo. L’originale: loci servatorem. Così chiamavansi, secondo il Cujacio (lib. III. cap. 14 ), coloro che erano mandati a giudicare delle cause.
  2. L’eresia de’ Monoteliti, secondo i cronologi sti, ebbe principio fino dall’anno 616.