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libro vi. capo ii. 73

le altre membra, quantunque disciolte a cenere, tuttavia essersi conservate. Perchè non fuvvi particolarmente che il solo corpo di Cristo, il quale sia stato esente da corruzione: ma i corpi di tutti i santi, i quali poscia nella gloria eterna devono rinnovarsi, sono soggetti a corrompersi, eccetto quelli, che per divino miracolo immacolati si serbano1.


CAPO III.

Di Rodoaldo duca del Friuli, e di Ausfrido, che occupò il suo ducato.

Ma Rodoaldo, di cui sopra dicemmo aver tenuto il ducato del Foro-Giulio, essendo lontano da quella città Ausfrido, venne

  1. Celebre è la questione, che insorse tra gli eruditi: circa la traslazione dei corpi di s. Benedetto e di sua sorella Scolastica. Si tratta di ben comprendere il luogo dello storico, il quale sembra contraddirsi col narrare cioè, che il corpo sia stato rapito dai Galli, e nello stesso tempo ivi sieno rimaste le ceneri. Io starei alla lettera, e intenderei, che i Franchi avessero trasportate le ossa soltanto, e che a Monte Cassino fossero restate alcune principali reliquie della bocca, degli occhi e d’altre membra, ridotte però sformate e disciolte dalla natural corruzione, a cui vanno soggetti i corpi dopo la morte. Chi volesse conoscere a fondo la controversia dei dotti, ricorra ad una nota del Bianchi nell’opera testè citata.