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libro v. capo xxxix. 63

te colle lusinghe, parte colla forza a sè collegò. Perciocchè giunto a Vicenza i cittadini di quella uscirono in campo per dargli battaglia, ma poi vinti da lui divennero suoi alleati. Da Vicenza andò ad occupare Trevigi, e similmente tutte le altre città. Intanto radunandosi da Cuniberto un esercito contro di lui, e volendo i Friulani, secondo la fede loro, andare in ajuto del medesimo Cuniberto, Alachi s’appiattò in un bosco che dicesi Cavolano1, presso al ponte del fiume Livenza, il quale è distante 48 miglia dal Foro-Giulio, sulla strada che conduce a Pavia: ed ivi giungendo a piccoli drappelli l’esercito de’ Friulani, colui a mano a mano che comparivano gli sforzava a fargli giuramento, diligentemente avvertendo, che alcuno di quelli non ritornasse indietro a darne l’avviso agli altri. Così tutti quelli che venivano dal Foro-Giulio, furono legati ai suoi giuramenti. Che più? Tutta l’Austria fu unita ad Alachi, e d’altra parte Cuniberto, venendo co’ suoi, ambidue nel campo che

    mata allora Austria, a differenza della parte occidentale della Lombardia, che si chiamava Neustria (Ann. d’Ital. sotto l’anno 690.

  1. Ivi presentemente si trova un villaggio, che appunto chiamasi Cavolano.