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56 dei fatti de’ langobardi


CAPO XXXVII.

Della morte di Bertarido e del regno di Cuniberto.

Poiché Bertarido ebbe regnato per anni diciasette,A. D. 688. primieramente solo, e poscia insieme con suo figliuolo, da questa passò all’altra vita1, e il suo corpo fu sepolto appresso la basilica del Salvatore, già edificata da suo padre Ariberto. Fu egli di conveniente statura, assai corpulento2, e in ogni sua azione mite e soave. Ora il re Cuniberto menò in moglie Ermelinda della stirpe de’ Sassoni Inglesi. La quale avendo veduta nel bagno una donzella nata da nobilissimo sangue romano, di corpo elegante e di biondi e lunghi capelli, quasi fino ai piedi adornata, ne lodò la bellezza al marito suo Cuniberto. Costui dissimulando il piacer che sentiva nell’udir ciò dalla moglie, arse però di vivissimo amore per la fanciulla. Onde senza in-

  1. Il testo ha: decem et octo, ma paragonando questo luogo coll’antecedente nel cap. 35, ove è scritto decem et septem, si deve dire esservi errore degli amanuensi, come notano i cronologisti: si è dunque corretto traducendo diciasette.
  2. L’originale: corpore plenus.