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dei fatti de’ langobardi |
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Agata vergine e martire; nel quale raduno molte vergini1, e parimente arricchì quel luogo di diversi ornamenti. Dall’altro canto la regina Rodelinda sua moglie fabbricò con meraviglioso lavoro e decorò di splendidissimi addobbi la basilica della santa Madre di Dio fuor delle mura della stessa città Ticinese, in una parte che si chiama alle Pertiche2. Questo luogo poi si chiama alle Pertiche, perchè ivi una volta stavano rizzate alcune pertiche o travi, le quali per la ragione che ora dirò, secondo l’usanza de Langobardi, si solevano collocare. Se adunque alcuno in qualche lontana parte o in guerra, o in qualunque altra siasi maniera fosse morto, i suoi consanguinei piantavano una
- ↑ Notano gli scrittori delle cose Ticinensi, che Bertarido edificò questo monastero, perchè alla vigilia della festa di S. Agata fu salvato dalla morte preparatagli da Grimoaldo. Ora è detto il monastero di S. Agata in monte. Nella facciata della chiesa si legge: Pertharitus Longobardorum Rex templum hoc S. Agathae Virg. et Mart. dicavit anno Christi DCLXXVII. Fiorì in questo luogo Cuniperga, figliuola del re Cuniperto (Not. ad Paul. in Script. Rer. Italic. pag. 486).
- ↑ Chiamasi ancora questo luogo S. Maria alle Pertiche. La chiesa fabbricata da Rodelinda fu giudicata dagli scrittori dell’arte architettonica come fra le sontuosissime edificate dai Longobardi, e che portano un’impronta particolare dell’architettura barbara.