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libro v. capo xxxiii. 51

fini d’Italia1, ivi trovò essersi apparecchiata tutta la servitù di palazzo, i dignitarj della corona2 ed una grande moltitudine di Langobardi. Così Bertarido, restituitosi nel la città di Ticino, ed espulso il fanciulletto Garibaldo dal regno, dalla università de’ Langobardi fu costituito nel regno nel terzo mese dopo la morte di Grimoaldo. Era egli uomo pio, di fede cattolico, tenace della giustizia, e de’ poveri larghissimo nudritore. Egli immediatamente mandò a Benevento, e richiamò la moglie Rodelinda e il figliuolo suo Cuniberto.


CAPO XXXIV.

De’ monasterj da lui e dalla regina sua moglie edificati.

Poichè Bertarido ebbe acquistato i diritti del regno, A. D. 673.da quella parte del fiume Ticino, dove egli era da tempo fuggito, edificò un monasterio che si domanda Nuovo a Dio Signore e liberator suo, in onore della beata

  1. L’originale: ad claustra Italiae: intende di significare con questa voce cancelli, catenacci, sbarre, come se non si potesse entrare in Italia senza che vi fosse chi aprisse.
  2. L’originale: omnem regiam dignitatem.