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libro v. capo xxx. | 47 |
Di questi due Teodoro fu quello, che descrisse con maraviglioso e distinto intendimento1 i giudizj de’ peccatori, cioè quanti anni ciascheduno per un solo peccato debba fare di penitenza.
CAPO XXXI.
Della stella Cometa e delle opere del papa Dono.
L’anno dopo di questo, nel mese di agosto2, dalla parte d’Oriente, comparì una stella cometa di fulgidi raggi3, la quale
- ↑ È questo il libro che chiamasi Poenitentiale, i di cui capitoli sono riferiti dallo Spelmanno nella Raccolta de’ Concilj (Rer. Ital. Script. tom. cit. pag. 485). Non bisogna dimenticarsi, che il nostro Paolo apparteneva ai secoli della buona credenza.
- ↑ Il nostro testo: in sequenti post tempore. Altri: in secundo post anno.
- ↑ Non è meraviglia che ne’ tempi d’ignoranza si fomentasse l’opinione, che i prodigi celesti annunziassero grandi e terribili avvenimenti agli uomini. Altre volte ho notato, nelle note alla versione della Buccolica Virgiliana p. 20, e nella prima parte di questa storia p. 71, che anco una delle più sane ed acute menti del mondo non andò esente da queste credulità: "Si vede per gli antichi e pei moderni esempi, che mai non venne alcun grave accidente in una città o provincia, che non sia stato da prodigi o da altri segni celesti predetto". (Machiav. Discor. lib. I. cap. 56).