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44 | dei fatti de’ langobardi |
al dì d’oggi coloro, che abitano in cotesti luoghi, quantunque parlino pure latinamente1, tuttavia non hanno perduto l’uso della propria lingua.
CAPO XXX.
Come, morto il tiranno Mecezio, Costantino fu fatto principe de’ Romani, in luogo di Costante Augusto.
Essendo stato ucciso, come abbiamo narrato, Costante Augusto in Sicilia, e punito
- ↑ Questo luogo di Paolo tronca dalla radice la questione sulla origine della lingua volgare. Si vede chiaro, che al tempo del Diacono anche il popolo parlava latino, e che il volgare italico nacque dopo la permanenza de’ Barbari nell’Italia. Come a’ nostri giorni si continuerà ancora a sostenere l’esistenza di questa antica lingua del popolo, differente dalla colta romana, dopo la testimonianza d’uno scrittore dell’ottavo secolo, il quale assicura, che all’età sua i Barbari, che divennero abitatori di quelle terre, quantunque parlassero latino (latine), cioè l’antica lingua del
mo noi pure volgarmente gastaldo a colui che custodisce la casa, e tiene le ragioni del padrone in campagna. Vedasi il Muratori (Antiquit. Ital. tom. 1, p. 524 fino a 26), il quale trae l’etimologia della voce da gestelleri. Nota lo stesso Muratori, che ad Alzecone fu data la dignità di gastaldo invece di quella di duca, per conservare la supremazia al ducato di Benevento, di cui questo forestiere e i suoi successori doveano essere dipendenti.