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libro v. | 29 |
CAPO XII.
Della morte di Gisa sorella di Grimoaldo.
Intanto la figliuola del re, che dicemmo essere stata presa in ostaggio, poichè venne in Sicilia, passò all’altra vita.
CAPO XV.
Delle pioggie e de’ tuoni, che a quel tempo caddero in grandissima copia.
In questo tempo vi furono tante pioggie, e tanti tuoni, quanti non v’è memoria d’uomini, che vi fossero stati mai più; talmentechè un numero infinito d’uomini e d’altri animali furono uccisi dalle saette. E in quell’anno medesimo i legumi, i quali a cagione delle acque non si poteron raccogliere, nuovamente nacquero, e giunsero alla maturità.