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CAPO III.

Della clemenza del re Grimoaldo verso Unulfo, e del cameriere di Bertarido.

Intanto credendo Grimoaldo che Bertarido dormisse nel suo alloggiamento, da quel luogo fino al suo palazzo fece schierare di qua e di là file di soldati, affinchè Bertarido fosse condotto per mezzo di loro, e non potesse di niuna banda fuggire. Ma quando i commessi vennero per chiamar Bertarido a palazzo, e batterono a quella porta, entro la quale pensavano ch'ei riposasse, il cameriere che ivi era rinchiuso si mise a pregarli dicendo: abbiate compassione di lui: lasciatelo quieto anco un poco: egli è stanco del viaggio e dorme profondamente. Ed avendo essi acconsentito alla sua richiesta, andarono a riferire al re, che Bertarido profondamente dormiva. Allora il re: jersera colui cotanto empiessi di vino, che ancora non ha potuto svegliarsi1. Nondimeno comandò loro che andassero a destarlo e lo conducessero tosto a palazzo. Costoro dunque

  1. Il nostro testo: hesterno sero. Altri: hesterпа соепа.