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dei fatti de’ langobardi |
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quanto prima perderebbe il regno e la vita: asseverando, che a questo fine tutta la città correvagli intorno. Alle quali parole Grimoaldo dando troppo presta credenza, e dimenticandosi delle sue promesse, accendesi tosto del pensiero della morte dell’innocente Bertarido1, e prende la deliberazione di privarlo (poichè già l’ora era tarda) nell’indomani di vita. Per la qual cosa nella sera mandogli parecchi cibi, con vini potenti2 e varj altri generi di bevande per poterlo ubbriacare, fintantochè in quella stessa notte, dal tanto bere estenuato, nel sonno e nel vino sommerso3, non potesse più in alcun modo pensare alla propria salute. Allora un tale, ch’era stato de’ fedeli servidori del padre suo, mentre portava a Bertarido la regale vivanda4, come in atto di fargli riverenza, mise il capo sotto la tavola, e segretamente gli disse, che il re avea deliberato di farlo morire. Ciò inteso Bertarido subitamente ordinò al suo coppiere, che non
- ↑ In innocentis Bertaridi statim necem accenditur.
- ↑ Il testo: vina praecipua.
- ↑ Il nostro testo: resolutus, vinoque sepultus. Altri: vino somnoque sepultus. Il secondo è lo stesso Virgiliano somno, vinoque sepulti (Æneid. lib. IX. v. 236).
- ↑ Il nostro testo: ferculum. Altri: poculum.