Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/25

6 dei fatti de’ langobardi

quanto prima perderebbe il regno e la vita: asseverando, che a questo fine tutta la città correvagli intorno. Alle quali parole Grimoaldo dando troppo presta credenza, e dimenticandosi delle sue promesse, accendesi tosto del pensiero della morte dell’innocente Bertarido1, e prende la deliberazione di privarlo (poichè già l’ora era tarda) nell’indomani di vita. Per la qual cosa nella sera mandogli parecchi cibi, con vini potenti2 e varj altri generi di bevande per poterlo ubbriacare, fintantochè in quella stessa notte, dal tanto bere estenuato, nel sonno e nel vino sommerso3, non potesse più in alcun modo pensare alla propria salute. Allora un tale, ch’era stato de’ fedeli servidori del padre suo, mentre portava a Bertarido la regale vivanda4, come in atto di fargli riverenza, mise il capo sotto la tavola, e segretamente gli disse, che il re avea deliberato di farlo morire. Ciò inteso Bertarido subitamente ordinò al suo coppiere, che non

  1. In innocentis Bertaridi statim necem accenditur.
  2. Il testo: vina praecipua.
  3. Il nostro testo: resolutus, vinoque sepultus. Altri: vino somnoque sepultus. Il secondo è lo stesso Virgiliano somno, vinoque sepulti (Æneid. lib. IX. v. 236).
  4. Il nostro testo: ferculum. Altri: poculum.