ta; non pertanto l’alto prezzo di novecento monete d’oro dimostra il giusto sentimento che avevano del valore della vita di un semplice cittadino. Le ingiurie meno atroci, come una ferita, una rottura, un colpo, una parola di vilipendio, venivano misurate con diligenza scrupolosa e quasi ridicola; e la prudenza del legislatore incoraggiava l’ignobil pratica di barattare l’onore e la vendetta con una comparazione in denaro. L’ignoranza dei Lombardi, sia nello stato di pagani, che di cristiani, porse un implicito credito alla perversità e ai danni della stregoneria; ma i giudici del secolo decimo settimo avrebbero potuto essere ammaestrati e confusi dalla sapienza di Rotari; il quale decide l’assurda superstizione, e protegge le fortunate vittime della popolare e giudiziale crudeltà. Lo stesso spirito d’un legislatore, superiore al suo secolo ed al suo paese, può rinvenirsi in Liutprando, il quale condanna, nell’atto che lo tollera, l’empio ed inveterato abuso dei duelli, osservando per la sua propria esperienza, che la causa più giusta viene sovente oppressa da una fortunata violenza. Qualunque merito scoprir si possa nelle leggi dei Lombardi sono esse il genito frutto della ragione de’ barbari, che mai non