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mora in Italia, conservarono alcune voci del nativo idioma, onde fu la grande diversità dei dialetti che si ravvisa nella predetta contrada. Non differente in ciò dalla Svizzera, l’Italia presenta, per così dire, i saggi d’ogni secolo, d’ogni nazione e costituzione di governo e di tutti i periodi della civiltà.

Dopo la morte di Grimoaldo, i grandi della Lombardia, richiamato dal suo esilio Pertari, gli mossero incontro fino alle radici dell’Alpi, e loro re il salutarono. Istrutto dalle sventure, dolce e moderato fu il suo governo. Per torre al figliuolo di Grimoaldo ogni pretesto di pretendere al trono occupato dal padre, innanzi morire ebbe l’antiveggenza di farsi nominare in successore il proprio figlio Cuniberto, già a tutti fattosi accetto per soavità di costumi e sapere. Nella minorità di Liutperto figliuolo di Cuniberto e nipote di Bertarido, Ramberto duca di Torino, concitata una guerra civile, usurpò la corona, che indi trasmise ad Ariberto II di lui figlio: studiò quest’ultimo meritarsi favore dal papa col cedergli le terre possedute nell’Alpi Cozzie, dalla qual donazione presero origine le rendite, che i papi godono tuttavia nel Piemonte. Soccorso Liutperto dai Bavaresi, mentre faceva sforzi a ricupe-