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124 | dei fatti de’ langobardi |
Pentapoli ed Ausinio1. Similmente conquistò Sutrio2, ma dopo alcuni giorni fu restituito ai Romani. A quel medesimo tempo l’imperator Leone, talmente peggiorò nel male, che giunse a costringere parte colla violenza, parte colle lusinghe, tutti gli abitanti di Costantinopoli a levare in qualunque luogo esse fossero le immagini sì del Salvatore, che della sua santa Madre e di tutti i santi; facendole poi in mezzo della città tutte quante in un mucchio abbruciare. E perchè molti del popolo misero impedimento a cotanta scelleraggine, ad alcuni di loro fu tagliata la testa ed altri furono mutilati. E siccome il patriarca Germano non avea a tale orrore assentito, fu cacciato dalla propria sede, e fu ordinato in suo luogo Anastasio prete.
- ↑ Osimo, città nella marca d’Ancona.
- ↑ Ora Sutri, negli stati della Chiesa.
di Cremona, vicino al Po: Persicetum, ora chiamato S. Giovanni in Persiceto, nove miglia circa distante da Modena. Dall’altra parte verso l’Apennino sta Mons Bellius, in lingua volgare Monte Veglio, Vejo. Quanto a Foronianum, sospetta il Cluverio che vi sia errore di lezione nel testo, e che debba leggersi Foronovanum, e sia quello ora chiamato Fornuovo.