tà di Classe1. Allora Paolo Patrizio mandò alcuni de’ suoi da Ravenna per far ammazzare il pontefice. Ma opponendosi i Langobardi per la difesa del medesimo agli Spoletani, dal ponte Salario2 e dalle altre parti resistendo pure i Langobardi ai Toscani, il consiglio de’ Ravennati andò in fumo. A questi giorni Leone imperatore fece levare ed ardere le immagini de’ santi in Costantinopoli. E la stessa cosa comandò che facesse il pontefice romano, se voleva conservare l’imperiale sua grazia; ma il pontefice romano rifiutò. Parimente l’esercito di Ravenna e quello delle Venezie resistettero tutti d’un animo a tali comandamenti; anzi se il pontefice non gl’impediva, aveano essi deliberato di costituire sopra di loro un altro imperatore3. Intanto il re Liutprando occupò i castelli dell’Emilia, cioè Feroniano e Monte Bellio, Busetta e Persiceta4, Bologna, la
- ↑ I cronologisti pongono la detta occupazione di Ravenna sotto l’anno 726.
- ↑ Ponte Salaro, sopra il fiume Arcienne, quattro miglia distante da Roma sulla via Salaria che conduce ai Sabini (Ved. Ferrario).
- ↑ Questo luogo di Paolo vendica dalla calunnia i romani pontefici, accusati di aver fomentato ne’ popoli lo spirito di ribellione contro l’imperatore.
- ↑ Di questi luoghi così il Cluverio (pag. 293): Buxetum, volgarmente Bussetto, è posto ne’ dintorni