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quelle istesse navi o fracassati agli scogli, finirono. Dentro Costantinopoli poi circa treventomila uomini morirono dalla peste.


CAPO XLVIII.

Come il re Liutprando trasportò a Ticino il corpo del beato Agostino.

Ma Liutprando, avendo inteso che i Saracini, saccheggiata la Sardegna, contaminavano eziandio que’ luoghi, dove le ossa del B. Agostino, per la devastazione de’ Barbari, erano state un tempo trasferite ed onorevolmente riposte, mandò con gran prezzo a ricomperarle, e di là le riportò nella città Ticinense, ivi collocandole coll’onore a tanto padre dovuto. A questi giorni la città di Narnia1 fu espugnata dai Langobardi.


CAPO XLIX.

Delle città romane conquistate dal re Liutprando, e degli ultimi fatti di Leone Augusto.

Nello stesso tempo il re Liutprando assediò Ravenna, ed espugnò e distrusse la cit-

  1. Ora Narni, città della Romagna, già celebrata dagli antichi scrittori.