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libro vi. capo xxxvii. 111

che in un punto assaliva i nemici ed eran distrutti. Costui per andar contro un suo avversario passò il Reno, e con un solo satellite piombato sopra di lui, nella camera dove ei risiedeva con tutti i suoi, trucidollo. Condusse pure valorosamente molte guerre coi Sassoni, e massimamente con Ratodo re de’ Frisoni. Ebbe parecchi figliuoli, ma fra questi primeggiò Carlo che a lui successe nel principato1.


CAPO XXXVIII.

''Come il re Liutprando ammazzò Rotarit suo ribelle, e dell’audacia dello stesso re.

Poscia che il re Liutprando fu confermato nel regno, il suo consanguineo Rotarit tentò d’ammazzarlo. Costui apparecchiò un convito nella propria casa in Ticino, dove nascose alcuni robusti sicari armati2, coll’ordine d’assassinarlo mentre sedeva a mensa.

  1. L’originale: praecipuus extitit. Nota il Bianchi: » Pipino ebbe due figliuoli, Drogone e Grimoaldo, da Plettrude, e due, Carlo, e Chilperico, da Alpaide. Carlo, soprannominato Martello, s’impossessò del regno dopo la morte del padre, prima della quale era già avvenuta quella di Drogone e di Grimoaldo » (Rerum Italic. ibid. p. 503.)
  2. L’originale: viros fortissimos.