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dei fatti de’ langobardi |
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lippico mandò alcune lettere di malvagia dottrina a papa Costantino, che da esso, per consiglio1 della Sede Apostolica, furono rifiutate. Onde per cagione di questa cosa il papa fece fare le pitture nel portico di san Pietro, che rappresentano gli atti delli sei Ss. Sinodi universali2. E siccome Filippico avea fatto cancellare somiglianti pitture, le quali trovavansi nella Regia città, il popolo Romano ordinò che non si ricevessero nè carte, nè figura di moneta, nè il nome dell’eretico imperatore. Onde neppur l’immagine di lui fu in chiesa introdotta, nè il nome suo nella solennità delle messe fu proferito.[A. D. 713.] Costui regnava già da un’anno e sei mesi, quando contro di lui insorse Anastasio, detto anche Artemio, il quale lo scacciò dall’impero, e lo privo della luce degli occhi: tuttavia non lo spense. Il detto Anastasio mando lettere a Roma a papa Costantino per mezzo di Scolastico, patrizio ed Esarco d’Italia, colle quali si dichiarò fau-
- ↑ Da sè solo il pontefice non fece tale ripulsa, ma per consiglio della Sede Apostolica. Intende dunque lo Storico, che Apostolica Sedes fosse un nome collettivo. Altri testi hanno anzi: Apostolicae Sedis concilio, a differenza del nostro, che legge: Sedes.
- ↑ Qual perdita per la storia delle belle arti!