Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
libro vi. capo xxi. | 93 |
Teudeberto duca de’ Bojoari, ove dimorò con esso per anni nove. Intanto l’esercito di Ariperto, entrato nell’isola nella quale Asprando erasi rifugiato, ne distrusse fino dalle fondamenta il castello.
CAPO XXII.
Come Ariperto oltraggiò la moglie ed il figlio e la figlia di Asprando, e come permise a Liutprando d’andarsene a Bojoaria a trovare suo padre.
Confermato adunque nel regno il re Ariperto, fece cavare gli occhi a Sigibrando figliuolo di Asprando, e travagliò in diversi modi tutti coloro che gli appartenevan per sangue. Tenne pure imprigionato Liutprando figliuolo minore di Asprando, che per averlo riputato persona da nulla1, ed ancor giovincello, non solamente non gli fece danno alcun nella vita, ma gli permise enziandio di andarsene al padre suo. Il che non è dubbio essere avvenuto per consiglio dell’Onnipotente, che preparava questo giovinetto al governo del regno. Adunque Liutprando, andatosene in Bojoaria al padre suo,
- ↑ L’originale: despicabilem personam.