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libro vi. 91


CAPO XX.

Come Rotari regnando in Bergamo fu preso da Ariperto ed ucciso.

Il duca Rotari, ritornando nella sua città di Bergamo, prese possesso del regno. Contro del quale il re Ariperto si mosse con un grande esercito, ed assalita primieramente e conquistata Lodi, assediò Bergamo, e cogli arieti e diverse altre macchine militari1 in breve tempo senza alcuna difficoltà la espugnò. Indi pigliato il pseudo-re2 Rotarito gli rase il capo e la barba3, poscia lo cacciò in esilio a Torino, dove passati alquanti giorni fu ucciso. Parimenti Linberto,

  1. Nota il Lindenbrogio, che nell’autore della vita di Carlo Magno, pubblicato dal Piteo, si nominano altre macchine militari, dette in latino barbaro clitae, petrariae, mangatelli etc. Quanto a quest’ultima voce suppone il detto Piteo significare ciò che i Galli dicono mantellos, mantellettos. Noi Veneti e Trivigiani non ripeteremo d’altra fonte la origine del nome manganello, che è uno stromento di legno di varie forme, che serve e per percuotere e per levar pesi.
  2. L’originale: pseudo-regem.
  3. Circa questo costume, così il Lindenbrogio: «Si usava di radere gli schiavi e i prigioni di guerra.
    Sic tonso occipiti senex sicamber
    Postquam victus es, elicis retrorsum