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libro vi. 89


CAPO CAPO XVII.

Della morte del re Cuniberto, e del regno del suo figliuolo Linberto.

In questo mezzo Cuniberto, principe da tutti amatissimo, dappoichè ottenne egli solo, dopo la morte del padre, per anni dodeci il regno de’ Langobardi, alla fine da questa passò all’altra vita. Questo re edificò un monastero in onore del beato Gregorio1 martire nel campo di Coronata, dove guadagnò la battaglia contro di Alachi.[A. D. 700.] Fu elegante della persona, nella bontà del cuore eccellente e valorosissimo battagliero. Fra una piena di lagrime dei Langobardi fu sepolto nella basilica del santo Salvatore, già fatta edificare da Ariperto suo avo. Ei lasciò il regno de’ Langobardi a Linberto suo figliuolo ancor fanciulletto, a cui stabili per tutore Asprando, uomo sapiente ed illustre.

  1. Altri: Georgii. Il dott. Bianchi nota, che gli abitanti di Cornate conservano ancora la tradizione della vittoria de’ Longobardi, e che sono molto devoti a s. Giorgio.