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libro ii. capo iii. 67

rale verso i poveri, molto intento a ristorare le chiese, e talmente fervoroso nelle vigilie e nelle orazioni, che più colle preghiere esalate al Signore, di quello che colle armi ottenea la vittoria.


CAPO IV.

Pestilenza che al tempo di Narsete desolò l’Italia.

A questi tempi nella provincia di Liguria spiegossi una grandissima pestilenza; per cui improvvisamente comparivano certi segni per le case, sulle porte, nei vasi e nelle vestimenta, i quali quanto più altri tentava di spacciare, tanto maggiormente ricomparivano. Passato poi un anno, cominciarono a nascere nelle anguinaglie degli uomini e in altri luoghi più delicati alcune glandule a modo di noci e di datteri, che erano seguitate dall’ardor intollerabile delle febbri, così che in tre giorni l’ammalato era morto. Che se per caso taluno passava i tre dì, poteva avere speranza di vivere. In ogni parte però v’era lutto, in ogni parte lagrime. E siccome era sparso tra il volgo, che coloro i quali fuggivano salvavansi dalla mor-