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libro i. capo xxiii. 45

la battaglia, mentre ambi gli eserciti si disputavano valorosamente il terreno, nè l’uno all’altro cedeva, avvenne che nella mischia Alboino figliuolo d’Audoino, s’imbattesse in Turismodo figlio di Turisendo; sicchè Alboino con un colpo di spada lo gittò morto giù da cavallo. I Gepidi vedendo ucciso il figlio del re, per cui maggiormente sostenevasi la battaglia, scoraggiati si danno alla fuga; e i Langobardi inseguendoli animosamente gli sconfiggono, ed ammazzatane la maggior parte, se ne ritornano a spogliare i corpi dei morti. Acquistata così la vittoria i Langobardi, mentre si restituivano alle abitazioni loro, insinuarono al re Audoino di ricevere per suo commensale il figliuolo Alboino, come quello pel cui valore essi combattendo guadagnarono la vittoria, talchè comune al padre egli ebbe il pericolo, comune del pari ne abbia la mensa. Ai quali rispose Audoino, non poter esso a ciò condiscendere, per non alterare il costume della nazione1: giacchè voi sapete (diss’egli) non esser in uso

  1. Questo costume nacque da quello che è descritto da Tacito (ibid. 13) e che è di sopra indicato alla nota 1. pag. 24, cioè che alcuno non poteva essere insignito delle armi, se prima non era