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chè tutto l’esercito non voltò le spalle al nemico. Ma a quel punto, benchè tardi, finalmente in queste esclamazioni proruppe: Ahi! misera Erulia! oh come tu sei punita dalla collera del Signore! A queste parole turbato il re disse: Che? Fuggono forse i miei Eruli? E quegli: non io, ma tu stesso, o re, lo dicesti. Allora (siccome suole in tali casi avvenire) mentre il re e tutti gli altri conturbati stavano lì esitanti, pensando qual partito dovessero prendere, sopraggiunti dai Langobardi, furono tagliati a pezzi; e il re stesso indarno, benchè valorosamente difendendosi, fu ucciso. E le genti degli Eruli qua là fuggendo disperse furono da tanta ira del cielo perseguitate, che al vedere i lini verdeggianti nei campi1, li prendeano per

  1. Nota a questo luogo il Gibbon: “la coltivazione del lino suppone la proprietà, il commercio, l’agricoltura, le manifatture”. Da Tacito veramente si conosce, che gli antichi Germani poco curavansi d’agricoltura, di commercio, di manifatture; anzi egli li dipinge, fuor della guerra, dediti all’ozio, al sonno, alla crapola, lasciando il governo della famiglia alle donne ed ai vecchi. Quotiens bella non ineunt, multum venatibus, plus per otium transigunt, dediti somno ciboque... delegata domus et penatum cura feminis, senibusque (ibid. 15). La vicinanza degli Eruli all’Italia può aver in essi inspirato la cura della coltivazione del lino, il quale si trafficava facilmente in queste regioni. Dopo tanti secoli si con-